Referendum abrogativi in Italia del 2011

Referendum abrogativi in Italia del 2011
Una scheda rossa per il primo quesito
StatoBandiera dell'Italia Italia
Data12 e 13 giugno 2011
Tipoabrogativi
I quesito sui servizi pubblici locali
  
95,35%
No
  
4,65%
Quorum raggiunto
Affluenza54,81%
II quesito sui servizi idrici
  
95,80%
No
  
4,20%
Quorum raggiunto
Affluenza54,82%
III quesito sul nucleare
  
94,05%
No
  
5,95%
Quorum raggiunto
Affluenza54,79%
IV quesito sul legittimo impedimento
  
94,62%
No
  
5,38%
Quorum raggiunto
Affluenza54,78%

I referendum abrogativi in Italia del 2011 si tennero il 12 e il 13 giugno ed ebbero ad oggetto quattro distinti quesiti[1].

L'elettore ha avuto la facoltà di votare per uno o alcuni dei quesiti referendari. Affinché ciascuno dei quattro referendum fosse valido, era richiesta la partecipazione al voto, per il rispettivo quesito, della maggioranza degli aventi diritto[2].

Gli elettori chiamati al voto erano 47 118 352 (22 604 349 di sesso maschile e 24 514 003 di sesso femminile), più 3 300 496 elettori residenti all'estero. Il quorum da raggiungere per la validità della consultazione era pari alla maggioranza degli aventi diritto, vale a dire 25 209 425 elettori, soglia poi superata con il totale del 54,81% (primo quesito), 54,82% (secondo quesito), 54,79% (terzo quesito) e 54,78% (quarto quesito) degli elettori residenti in Italia e all'estero[1].

Per tutti i quattro quesiti il numero dei voti favorevoli ha superato il numero dei voti contrari; le norme sottoposte a referendum sono state quindi abrogate a norma dell'articolo 75 della Costituzione[2].


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